domenica 28 agosto 2011

Margone (1413 MT) Rifugio Cibrario (2621 MT)


Grado di difficoltà: EE

PARTENZA
Latitudune:  45°13'7.74"N
Longitudine:   7°11'24.62"E

ARRIVO
Latitudune:  45°14'48.40"N
Longitudine:   7° 8'49.71"E

SENTIERO n°118
[Alternativa - SENTIERO n°120]

Risulta scritto, da qualche parte nel web, che il rifugio Cibrario è una meta fine a se stessa! Non c'è cosa più sbagliata di questa affermazione!
Un luogo dove risiede in pianta stabile un branco di stambecchi, che sa dare spettacolo a chi si impegna in questa camminata, non è fine a se stesso.
Un sentiero dal duplice aspetto, che si affaccia cioè su due versanti distinti, donando panorami mozzafiato, non è fine a stesso.
Un luogo che conserva una roccia con vasche naturali scavate dall'acqua...non è fine a se stesso!!
Forse poco conosciuta come meta ma merita grande considerazione!
Normalmente viene consigliato di prendere il "sentiero 120" che fa risparmiare circa 150 mt di dislivello ma che di certo non appaga come il "sentiero 118" che regala scorci stupendi, con un poco di fatica in più.
Il "sentiero 120" parte dalla frazione di arnas (per completezza di informazioni), mentre il "sentiero 118" nasce a Margone.
il nostro percorso inizia da questo punto.
Lasciata l'auto al parcheggio del paese, noterete un monumento con due statue di medie dimensioni ed una trattoria. Passate in mezzo a questi due riferimenti e, seguendo la stradina che si snoda in mezzo alle case, arriverete al cartello che indica la direzione da prendere: Rifugio Cibrario.
Abbiamo suddiviso il percorso in tre parti:
  • tratto 1413 mt e i 2000 mt: sale molto deciso
  • A 2000 mt attacca un sentiero che manterrà la quota costante (vi sembrerà di camminare in un filare di un frutteto!).
  • Al termine di questa porzione di sentiero, ricomincia la salita decisa che vi accompagnerà fino al rifugio (2621 mt)
Il fondo in alcuni punti è scivoloso per via della ghiaia. Guaderete piccoli ruscelli e attraverserete piccoli tratti di franata. Alcuni punti sono da superare aiutandosi con le mani.
Attraverserete un ponte di legno (in ottimo stato) che vi permetterà di godere il paziente lavoro che l'acqua del Rio Peraciaval ha eseguito sulla roccia.
Ripreso da qui il cammino, ancora un piccolo sforzo.  Superato l'ultimo costone, finalmente comparirà il rifugio.

sabato 20 agosto 2011

Rifugio Chivasso (2600 MT) Colle Leynir (3100 MT)

Grado di difficoltà: EE

PARTENZA
Latitudune:  45°28'52.50"N
Longitudine:  07° 8'31.36"E

ARRIVO
Latitudune:  45°31'10.41"N
Longitudine:  07° 8'23.16"E

Nei giorni in cui è permesso salire con l'auto fino al Rifugio Chivasso o al Rifugio Savoia, si risparmia un po' di tempo utile per percorrere il sentiero 3B con tutta calma e per salire poi sino al Taou Blanc.
Non è una camminata impegnativa, almeno fino alla cima del Col Leynir. Solo l'ultimo tratto infatti richiede maggiore impegno e per la pendenza e per la tipologia di fondo.
Il Parco del Nivolet e' uno dei più belli in assoluto. Da quando si comincia a camminare si gode il panorama che in qualsiasi direzione regala emozioni uniche. Ampi spazi e vedute liberano dalle oppressioni urbane.
Arrivati sino al Colle del Leynyr, è facile trovare l'attacco del sentiero che porta sulla cima del Taou Blanc. Il primo tratto è molto impegnativo ed è sconsigliato a chi soffre di vertigini. Bisogna contare almeno un'altra ora di cammino per raggiungere la vetta.
Consigliamo vivamente di portarvi dietro un binocolo e, per chi può, una macchina fotografica munita di teleobiettivo. La fauna è presente e gli avvistamenti sono garantiti!!
Non c'è nulla da aggiungere se non: "Zaino in spalle e via!"

venerdì 19 agosto 2011

Pian della Mussa (1850 MT) Rifugio Gastaldi (2659 MT)

Grado di difficoltà: EE

PARTENZA
Latitudune:  45°18'22.72"N
Longitudine:  07° 9'52.72"E

ARRIVO
Latitudune:  45°17'51.92"N
Longitudine:  07° 8'36.00"E

Lasciata l'auto nel parcheggio a pagamento, posto sotto il Rifugio Città di Ciriè, ci si incammina sul sentiero che tende a sinistra, lasciando la strada asfaltata che conduce sino al rifugio.
Dopo circa due minuti di cammino si passa su un ponte. Per prendere il sentiero che conduce al Rifugio Gastaldi dovrete dirigervi verso la casa costruita sotto la parete e, tenendola alla vostra sinistra, raggiungerete il cartello direzionale che vi indicherà il verso da seguire. Passerete accanto un muretto di pietre, che manterrete alla vostra destra. Vi troverete subito sotto la parete da affrontare.
L'escursione è impegnativa. Costringe più volte ad aiutarsi con le mani. La tregua la si trova giunti al Pian dei Morti da dove il cammino prosegue con una pendenza modesta. Il sentiero si divide e si ricongiunge in più punti. Sta a voi decidere quale tratto affrontare.
Incontrerete una parte di sentiero che invita ad attaccarsi alla corda posta su parete. Da qui in avanti, in alcuni punti, dovrete aiutarvi ancora con le mani e dovrete prestare attenzione a non smuovere troppo le pietre che costituiscono il fondo. Alcuni tratti sono esposti. Scollinerete camminando su roccia viva, affronterete ancora un tratto con corda.
Apparirà prima la cima della Bessanese, in tutta la sua bellezza, e poi, dopo il pianoro, comparirà il Rifugio Gastaldi.

mercoledì 17 agosto 2011

Lago Malciaussia (1814 MT) Rifugio Tazzetti (2640 MT)


Grado di difficoltà: EE

PARTENZA
Latitudune: 45°12' 29.60" N
Longitudine:  7° 8' 37.36" E

ARRIVO
Latitudune: 45°12' 36.04" N
Longitudine:  7° 27' 31.77" E

SENTIERO n°111
1:25000
Carta delle Valli di Lanzo

Arrivati al parcheggio del bacino artificiale del Malciaussia, dirigersi verso il complesso di case
puntando il torrente. Noterete alla vostra sinistra un passaggio costruito su tubi di cemento.
Passate su di esso e proseguite il cammino. Tenendo alla vostra sinistra il torrente, giungerete
ad un bivio dove due cartelli vi indirizzeranno uno verso la Croce di Ferro, l'altro verso il Rifugio
Tazzetti. Seguite quest'ultima direzione.
Il sentiero è tracciato ed è ben visibile per buona parte del cammino. In alcuni punti bisogna prestare attenzione alla direzione da prendere. Prestare attenzione ai segnavia.
Dopo circa un'ora di marcia arriverete ad un bivio: tenete la sinistra e proseguite.
Incontrerete ruscelli da guadare, un tratto su pedana e catena di sostegno (sentiero franato), piccoli tratti di roccia da "scalare".
Dopo circa un'ora di cammino arriverete ad un bivio: tenete la sinistra e proseguite.
Arrivati sotto il rifugio, ci sarà da guadare l'ultimo ruscello tramite assi di legno di fortuna ma ben saldi. Prestare comunque attenzione!
Si consiglia di scegliere giornate prive di nubi.

Rifugio Tazzetti - GPS Track